Luglio 23

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Come adeguare il proprio sito alla legge sui cookies

By Andrea

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Se vuoi sapere come adeguare il proprio sito alla legge sui cookies ti consiglio di leggere questo articolo che dovrebbe farti chiarezza su questa legge che di chiaro ha ben poco.

Come previsto dal Provvedimento dell’8 maggio 2014, è scaduto il 2 Giugno 2015 il termine per dare attuazione alle prescrizioni del Garante in materia di cookies.

 

Ma cosa sono i cookies nello specifico?

 

Un “cookie” non è altro che un piccolo file di testo creato sul computer dell’utente al momento in cui questo accede ad un sito web, con lo scopo di salvare e trasportare informazioni. I cookies sono inviati dal computer sul quale è “parcheggiato” il sito che stiamo visitando al browser dell’utente (Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Chrome, Safari, ecc.), e memorizzati sul computer di quest’ultimo; vengono quindi re-inviati al sito web al momento delle visite successive.

Nel caso specifico il Garante della Privacy suddivide i cookies in tre famiglie principali:

  1. Cookie tecnici: sono quelli che consentono la normale fruizione del sito e possono dare informazioni generiche sull’utente che sta navigando. I cookie tecnici possono fornire l’IP dell’utente, il browser utilizzato, la lingua del browser ecc. Ma non forniscono informazioni che possono ricondurre all’identità dell’utente.
  2. Cookie di profilazione: I cookie di profilazione sono volti a creare profili relativi all’utente e vengono utilizzati al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dallo stesso nell’ambito della navigazione in rete.
  3. Cookie di terze parti: sono cookie installati da servizi esterni al sito, un esempio ne è Google Analytics.

Per fare più chiarezza ti propongo ora un’infografica che ha emanato il Garante riguardo ai Cookies per fare più chiarezza.

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COME ADEGUARE IL PROPRIO SITO O BLOG ALLA LEGGE SUI COOKIES?

Purtroppo in rete si trovano centinaia di siti con notizie altamente fuorvianti e soprattutto poco chiare, ora cercherò di fare una volta per tutte chiarezza su questa normativa che tanto ha messo in crisi i webmaster italiani. Ovunque compaiono fastidiosi banner da accettare e magari anche tu lo hai inserito nel tuo sito solo perchè “così fan tutti”.

Ma è davvero necessario il banner di segnalazione dei cookies sul tuo sito?

Se il tuo sito o blog non utilizza nessun cookie, non è legato ad Analytics, non fa uso di AdSense ecc. allora sei a posto! Non dovrai fare nulla.

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Circa il 90% dei siti però i cookie li usa: tu per esempio rilevi la lingua del browser per reindirizzare l’utente verso il sito in lingua straniera? Quanti altri implementano una semplice cartina di Google Maps per far vedere dov’è la sede aziendale?

CASO 1: COOKIES TECNICI

Se ti limiti a rilevare la lingua del browser o comunque ad utilizzare cookie tecnici, ti basterà inserire nella pagina dedicata alla Privacy Policy un trafiletto in cui specifichi che questi dati “tecnici” sono del tutto anonimi e utilizzati solamente per migliorare la user-experience sul tuo sito (come ad esempio il discorso della lingua). Non sarà necessario alcun banner.

CASO 2: COOKIE DI TERZE PARTI (Il caso più comune)

Questo è il caso di Analytics, Google Maps, Facebook, Twitter e altri social network. Google Maps non ha problemi nel senso che geolocalizza semplicemente la posizione ma non fornisce dati sulla tua persona fisica. Ti basterà menzionare nella Privacy Policy che utilizzi Google Maps ma non ricavi dati sugli utenti da esso.

I problemi più grandi li da Google Analytics, infatti questo servizio è in grado di memorizzare gli IP degli utenti e il Garante parla chiaro: sarebbe una violazione della privacy.

Per fortuna Google ha pensato anche a questo ed ha implementato una funzione per l’anonimizzazione degli IP. Se usi il celebre plugin WordPress Analytics By Yoast ti basterà entrare nelle impostazioni e mettere la spunta su “Anonimizza gli IP”. Se invece hai implementato lo script di Analytics manualmente ti basterà seguire queste semplici istruzioni fornite da Google! Anche in questo caso con gli IP anonimizzati non servirà nessun banner, ti basterà segnalare nella Privacy Policy l’uso di Analytics, Social Network e Google Maps.

CASO 3: COOKIE DI TERZE PARTI e PROFILAZIONE

Da questo punto iniziano gli indovinelli… Infatti se usi software come AdWords, AdSense o Analytics senza anonimizzazione degli IP, stai facendo a tutti gli effetti una profilazione e pertanto hai 3 obblighi:

  • Segnalare i servizi nella Privacy Policy
  • Inserire il banner di avviso sull’utilizzo dei cookie
  • Segnalare al Garante quello che fate (pagando una tassa ovviamente!!)

ADEGUARE IL PROPRIO SITO O BLOG ALLA LEGGE SUI COOKIES:

LE PROBLEMATICHE DERIVANTI DAL BANNER

 

Arrivati a questo punto penserai che una volta messo il banner con il link alla Cookie/Privacy Policy sei a posto, ma non è così.

Infatti, hai pensato a cosa succede se l’utente invece di cliccare su “Acconsento all’uso dei cookie” clicca su “RIFIUTA”?

 

 

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Questo è infatti lo scoglio che ha bloccato molti web developer, soprattutto quelli meno esperti. Prima di tutto se fai uso di pubblicità AdSense o comunque cookie di profilazione attivi sul tuo sito, NON devi caricarli sul sito fino a quando l’utente non clicca “Acconsento”. Se l’utente rifiuta l’utilizzo dei cookie il tuo script deve assolutamente essere in grado di bloccarli.

Pertanto, nel caso di AdSense l’utente non dovrà visualizzare la pubblicità.

Spero di aver chiarito i punti più importanti riguardo alla normativa europea sui cookies e ti lascio con un piccolo omaggio, un tool gratuito per scoprire quante società sono in possesso dei tuoi dati e ti inviano pubblicità mirate: www.youronlinechoices.eu

 

Andrea

Sono CEO & Consulente di Marketing Strategico in Smartup. Tralasciando i paroloni, nel poco tempo libero mi piace stare scalzo a contatto con la natura. Ho anche sempre desiderato volare come Peter Pan, ma sinceramente non so da che parte cominciare.Ha fondato l'agenzia Smartup nel 2011 con un chiaro obiettivo in mente: aiutare quante più piccole aziende possibile ad ottenere i risultati che meritano, grazie ad un nuovo modo di fare marketing. Più etico, mai aggressivo e attento alle persone. Si è specializzato nel marketing per il settore fitness, studiando e sperimentando strategie specifiche per la promozione di contenuti e attività relative alla salute e al benessere dell'individuo - in tutte le sue forme. Tanto che oggi è considerato uno dei maggiori esperti di fitness marketing in Italia.

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